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Casino dell'Aurora Pallavicini versione italiana versione inglese

Il Casino dell'Aurora Pallavicini

 
 

 

 

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"Capolavori da scoprire" a Roma
Giugno 2006

 
Il caso - la seconda edizione di "Capolavori da scoprire"
"Caravaggio e Rubens dei palazzi romani"
di Pico Floridi, "La Repubblica", 22 maggio 2006
 
   
Entrare in due palazzi romani celebri tanto per la loro segretezza quanto per lo splendore delle collezioni che racchiudono: sarà possibile a giugno per la seconda edizione di "Capolavori da scoprire", la rassegna organizzata dall'Associazione Dimore Storiche Italiane, incentrata quest'anno su Rubens c Caravaggio.
A Palazzo Pallavicini, nel Casino dell'Aurora, saranno in mostra dall'1 al 4 giugno il Cristo e i dodici Apostoli di Rubens; nell'archivio privato di Palazzo Odescalchi si potrà vedere, dal 15 al 18 giugno, la Conversione di Saulo uno dei rari Caravaggio ancora in collezione privata.
È Rubens stesso a ricordare, in una lettera del 28 aprile 1618, di aver dipinto due serie di Apostoli: l'altra è quella conservata al Prado, dove manca il Cristo, poi identificato proprio grazie alla serie della Galleria Pallavicini con quello della National Gallery di Ottawa. Le tredici tavole, realizzate in bottega con sostanziali interventi del maestro, furono acquistate da Niccol Pallavicini, antenato del ramo genovese della famiglia Pallavicini, che aveva commerci con le Fiandre ed era amico e committente di Peter Paul Rubens, le sistem nella cappella del palazzo che possedeva ad Anversa. Fu il Cardinale Lazzaro Pallavicini a portarle in seguito a Roma, dove sono poi sempre rimaste. Insieme al famoso ritratto di Hélène Fourment Rubens, queste opere rappresentano il fulcro iniziale della collezione romana.
Anche la tavola della Conversione di Saulo ha una storia interessante. Caravaggio la dipinse insieme alla Crocifissione di San Pietro per Santa Maria del Popolo, dove è ora collocata la tela con lo stesso soggetto. E fu proprio questa replica ad accreditare la versione del rifiuto della prima tavola a causa della sua interpretazione iconografica, in contrasto con gli Atti degli Apostoli.
Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, presidente dell'Adsi Lazio e promotore della rassegna la cui prima edizione ha aperto l'anno scorso Palazzo Colonna con la raccolta Van Wittel, Palazzo Doria Pamphilj con L'Annunciazione di Frà Filippo Lippi e Palazzo Pallavicini con La Derelitta del Botticelli, insiste sulla necessità di far conoscere al pubblico le opere custodite nelle grandi dimore private e di sopire le polemiche sulle agevolazioni fiscali che riescono solo in rari casi a portare in attivo gli oneri che i privati devono sostenere per la conservazione del loro patrimonio artistico.
Nell'edizione dello scorso anno di "Capolavori da scoprire", avevano aperto le porte altri tre storici palazzi romani: Colonna, Doria Pamphili e Pallavicini.

 










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 le Statue

 gli Affreschi

 la Quadreria





   
   
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