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"Capolavori da scoprire" a Roma
Giugno 2006
"Porte aperte ai dipinti segreti
di Rubens e Caravaggio"
di Carlo Alberto Bucci, La Repubblica, 17 maggio 2006
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Cristo e i dodici apostoli di Rubens lasceranno per quattro giorni (dal primo al quattro giugno) il Salone Giallo di palazzo Pallavicini. E si metteranno in posa, al cospetto dell'Aurora di Guido Reni, nel Casino della principesca dimora di via XXIV Maggio. Dal 15 al 18 giugno toccherà invece agli Odescalchi aprire al pubblico le porte del loro palazzo di piazza Santi Apostoli. E, stavolta, il capolavoro da ammirare - e da invidiare - è uno dei pochissimi Caravaggio in mano dei privati: la prima versione che Michelangelo Merisi dipinse della "Conversione di Saulo" per i Cerasi di Santa Maria del Popolo.
Sono questi due giganti del Seicento le attrazioni di "Capolavori da scoprire": due mostre di soli quattro giorni l'una, ma aperte dalle 10 di mattina alle sette di sera in spazi privati e altisonanti. L'iniziativa, giunta al secondo anno, è organizzata dall'Associazione dimore storiche italiane e da Telecom Progetto Italia (catalogo Skira). E si basa sulla buona volontà dei Pallavicini ed egli Odescalchi di mostrare i gioielli delle loro raccolte d'arte. I primi hanno i Rubens da quando il marchese Niccolò comprò le 13 tavole direttamente dal pittore, ad Anversa; e fu il cardinal Lazzaro, prima del 1679, a portarle a Roma dove sono sempre rimaste.
Su tavola è anche il folgorante dipinto di Caravaggio, un'opera del 1600-1601 che non piacque ai committenti: forse per inadeguatezze iconografiche, forse perché il dipinto è su legno. E proprio la fragilità del supporto ne sconsiglia gli spostamenti per le mostre. Meglio ammirare il dipinto a casa della famiglia che si guardò bene dal rifiutarlo.
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